Libero Grazie al software libero, abbiamo: •Firefox e Google Chrome •Wikipedia, e tutti i progetti collegati come Wikibooks •Licenze Creative Commons •Android e la competizione nel mondo degli smartphone
dei Committer Sep 11 Oct 11 Nov 11 Dec 11 Jan 12 Feb 12 Mar 12 Apr 12 May 12 Jun 12 Jul 12 Aug 12 Sep 12 Oct 12 Nov 12 Dec 12 Jan 13 Feb 13 Mar 13 Apr 13 May 13 Jun 13 Jul 13 Aug 13 0 25 50 75 100 125 150 175 200 225 250 275 300 325 350 LibreOffice Code Committers per Month total number of developers active during the previous 12 months total number of developers committing during the month trend line: from close to 70 to over 100 in 24 months
tra Suite Word - Excel - PowerPoint verso Writer - Calc - Impress + Draw 90% delle funzionalità sono identiche o molto simili 10% delle funzionalità sono diverse o esclusive
Document Format •LibreOffice utilizza OpenDocument Format, standard ISO per i documenti da ufficio •I documenti saranno sempre accessibili, in modo indipendente dal software, perché il formato è gestito da OASIS (di cui The Document Foundation è membro), un consorzio indipendente di aziende •OpenDocument è il formato del futuro, e anche Microsoft Office lo supporta dalla primavera del 2009
Proprietario •Progettato per essere manipolato dal software di un unico produttore •E' una serializzazione diretta delle strutture dei dati in memoria •Risultato: nella realtà, il software è il formato! •Gli utenti prendono in prestito i contenuti dal vendor attraverso la licenza del formato
dell’Art. 68 del CAD 1. Le pubbliche amministrazioni acquisiscono programmi informatici o parti di essi nel rispetto dei principi di economicità e di efficienza, tutela degli investimenti, riuso e neutralità tecnologica, a seguito di una valutazione comparativa di tipo tecnico ed economico tra le seguenti soluzioni disponibili sul mercato: •software sviluppato per conto della pubblica amministrazione; •riutilizzo di software o parti di esso sviluppati per conto della pubblica amministrazione; •software libero o a codice sorgente aperto; •software fruibile in modalità cloud computing; •software di tipo proprietario mediante ricorso a licenza d'uso; •software combinazione delle precedenti soluzioni. 1-bis. A tal fine, le pubbliche amministrazioni prima di procedere all'acquisto, secondo le procedure di cui al codice di cui al D.Lgs. 12 aprile 2006 n. 163, effettuano una valutazione comparativa delle diverse soluzioni disponibili sulla base dei seguenti criteri: • costo complessivo del programma o soluzione quale costo di acquisto, di implementazione, di mantenimento e supporto; • livello di utilizzo di formati di dati e di interfacce di tipo aperto nonché di standard in grado di assicurare l’interoperabilità e la cooperazione applicativa tra i diversi sistemi informatici della pubblica amministrazione; • garanzie del fornitore in materia di livelli di sicurezza, conformità alla normativa in materia di protezione dei dati personali, livelli di servizio tenuto conto della tipologia di software acquisito. 1-ter. Ove dalla valutazione comparativa di tipo tecnico ed economico, secondo i criteri di cui al comma 1-bis, risulti motivatamente l'impossibilità di accedere a soluzioni già disponibili all'interno della pubblica amministrazione, o a software liberi o a codici sorgente aperto, adeguati alle esigenze da soddisfare, è consentita l'acquisizione di programmi informatici di tipo proprietario mediante ricorso a licenza d'uso. La valutazione di cui al presente comma è effettuata secondo le modalità e i criteri definiti dall'Agenzia per l'Italia digitale, che, a richiesta di soggetti interessati, esprime altresi parere circa il loro rispetto.
Tecniche •Grande facilità nella personalizzazione e nella creazione di strumenti di automazione •Applicazione Open Source con disponibilità dei sorgenti •Uso di formati documentali standard (ISO/IEC 26300), che garantiscono interoperabilità e integrazione negli ambienti eterogenei •Compatibilità con i tutti formati di Microsof •Maggior controllo sull'infrastruttura IT e quindi libertà di scegliere le tecnologie più adatte dei diversi fornitori
Economiche •Controllo sui costi di licenza che libera risorse per investimenti in altre aree IT •Miglior controllo sull'obsolescenza della tecnologia (decide l'IT manager quando cambiare e non il fornitore) •Maggior flessibilità nella pianificazione degli investimenti •Impegni graduali di spesa e durata dell'investimento •Pianificazione dell'obsolescenza del software
della Migrazione ANALISI IMPACT TEST ESECUZIONE MIGRAZIONE Task Critici Linee Guida Test Obiettivi della fattibilità Soluzione dei Task critici TCO e ROI Valutazione dei Rischi Pre-Requisiti Revisione del Programma Processo Manutenzione FINE MIGRAZIONE MANUTENZIONE STUDIO DI FATTIBILITA'
•Sviluppo: attiva da novembre 2012 •Migrazione: attiva dal primo trimestre 2014 •Training: attiva dal primo trimestre 2014 •Supporto: attiva nella seconda metà del 2014
Scuola di Management ed Economia, prof. Sergio Margarita Da quasi 10 anni propone la certificazione “due in uno”; lo studente dimostra di: • saper usare il computer • conoscere gli applicativi “open” Istituto T. Confalonieri di Monza “Comprensivo” (già scuola media statale), prof. Fabio Frittoli Nel 2012-13 ha sperimentato la nuova ECDL su Ubuntu 12.04 e LibreOffice coinvolgendo 50 ragazzi di 2a media
LibreItalia •Fondazione di Partecipazione •Coordina le attività della comunità italiana •Promuove l'uso di LibreOffice a tutti i livelli •Organizza le attività di comunicazione •Gestisce le attività di marketing
vi parla •Avvocato, mi occupo dal 1995 di Information Technology law e TLC •General Counsel (esterno) della Free Software Foundation Europe •Fautore e attivista delle libertà digitali •Membro del Gruppo di lavoro Art. 68 in Agenzia Digitale •Utente di Libreoffice della prima ora, prima di Openoffice.org e prima ancora di Staroffice (ai tempi di Star Division) •Editor della International Free and Open Source Software Law Review (Ifosslr)
è cambiato l'art. 68 •All'inzio c'era la Commissione Meo •Documento finale: il software sia scelto sulla base “value for money” •“Direttiva Stanca”: primo riconoscimento espresso della possibilità di acquisire Software Libero (“a sorgente aperto”) •2005: Art. 68 CAD • “acquisiscono, secondo le procedure previste dall'ordinamento, programmi informatici a seguito di una valutazione comparativa di tipo tecnico ed economico tra le seguenti soluzioni disponibili sul mercato: [...] d) acquisizione di programmi informatici a codice sorgente aperto;”
intervento: gerarchia (luglio 2012) 1. Le pubbliche amministrazioni acquisiscono programmi informatici o parti di essi a seguito di una valutazione comparativa di tipo tecnico ed economico tra le seguenti soluzioni disponibili sul mercato: a) software sviluppato per conto della pubblica amministrazione; b) riutilizzo di software o parti di esso sviluppati per conto della pubblica amministrazione; c) software libero o a codice sorgente aperto; d) software combinazione delle precedenti soluzioni. Solo quando la valutazione comparativa di tipo tecnico ed economico dimostri l'impossibilita' di accedere a soluzioni open source o gia' sviluppate all'interno della pubblica amministrazione ad un prezzo inferiore, e' consentita l'acquisizione di programmi informatici di tipo proprietario mediante ricorso a licenza d'uso. La valutazione di cui al presente comma e' effettuata secondo le modalita' e i criteri definiti dall'Agenzia per l'Italia Digitale, che, a richiesta di soggetti interessati, esprime altresi parere circa il loro rispetto".
•Preferenza per le soluzioni interne e software libero •In caso di impossibilità, “a prezzo inferiore” è consentita acquisizione di software proprietario •La norma è visibilmente raffazzonata, confusa, non chiara •Fa riferimento a “prezzo”, ma ovviamente in FOSS e riuso il prezzo è 0
2012, “Cresci Italia” (eh, magari!) •Conversione Decreto Legge •Il DL non presenta modificazioni al CAD •In Commissione viene presentato un emendamento per aggiungere “cloud computing •Altri emendamenti vengono proposti, viene approvato un emendamento di compromesso che “esplode” l'art. 68 in tre sottocommi, introducendo criteri di valutazione comparativa al posto del “prezzo” (Bubbico-Vicari) •Emendamento 1800 (Fiducia del Governo) riprende l'emendamento di compromesso
Digitale •Fissa “modalità e criteri” valutazione comma 1 ter, •indirettamente quelli del 1 bis, richiamati da 1 ter •Fornisce pareri, anche a richiesta di terzi interessati (dove non obbligatori per legge) •Ha istituito un tavolo di lavoro a tale proposito •Fine lavori: luglio (in realtà a settembre) •Consultazione “beta” seguita da pubblica
decisorio PA •Quesito 1: “make or buy”? •Quando? •Come? •Quesito 2: “è (im)possibile adottare soluzioni in riuso/FOSS”? •Quesito 3: Quale soluzione in concreto scegliere
impossibilità •Impossibilità relativa •Valutata sulla base di valutazione comparativa (ad alto livello) su soluzioni disponibili •Ma non semplice criterio di preferenza tra soluzioni alternative •Esplicitare motivi per non aver “pescato” tra riuso e FOSS (complain or explain) •Possibile impugnazione decisione per violazione di legge / mancata motivazione / irrazionalità
per valutazione •Categorie disomogenee, valutazioni non allineabili •es: “qualità del codice” in soluzioni proprietarie senza accesso al codice? •In certi casi solo apparente: es. Garanzie fornitore? •Riuso: condizioni di assistenza in gara •FOSS: vendor commerciali anche per questi •Discrezionalità tecnica
e costi migrazione •Il lock-in è problema serio, migliore soluzione oggi, ma domani? •Evoluzione tecnica •Monopolio legale, impossibilità di offerte competitive •Le nuove soluzioni dovrebbero sempre esplicitare i costi di uscita (migrazione, selezione altri manutentori), altrimenti si dà premio a lock-in esistente o futuro •I costi di uscita dall'esistente non devono essere imputati alla soluzione entrante (sono sunk costs), ma alla soluzione uscente (in UK, si ipotizza una “shadow fee”)
slide: Cloud??? •Conclusione preliminare: il Cloud è sia una tecnologia che una modalità •Cloud private: tecnologia •controllo e gestisco il codice •Cloud pubbliche (SaaS): modalità •Controllo solo attraverso i servizi e le configurazioni “esposti” •Cloud ibride: caso per caso, layer per layer •“Open source” nel cloud ha un significato diverso, non solo codice, ma servizi, interoperabilità, portabilità, controllo, lock-in evitato.
•Migrare a LibreOffice si può fare e (tranne in casi eccezionali e motivati) si deve fare, almeno nel caso in cui occorra rinnovare le licenze del “vecchio” •Rivoluzione copernicana: soluzioni proprietarie sono un'eccezione
stop: personalizzare per migliorare Una funzione per la firma digitale da Writer, per iniziare... Foto di David Robert Bright, Flickr Foto di thetasha, Flickr Foto di Lorenzo T., Flickr
a La Comunità Una comunità destinata a crescere... Foto di David Robert Bright, Flickr Foto di thetasha, Flickr Foto di Lorenzo T., Flickr 500 utenti formati ad oggi entro fine anno 1.150 (solo Provincia di Perugia)
ci guardiamo indietro... Per gli ostacoli basta organizzarsi... Foto di David Robert Bright, Flickr Foto di thetasha, Flickr Foto di Lorenzo T., Flickr
ciò che abbiamo fatto Foto di David Robert Bright, Flickr Foto di thetasha, Flickr Foto di Lorenzo T., Flickr “Prendi le migliori cose fatte dagli uomini e copiale, noi abbiamo sempre ammesso di copiare spudoratamente le grandi idee ” Steve Jobs
di David Robert Bright, Flickr Foto di thetasha, Flickr Foto di Lorenzo T., Flickr Grazie! @libreumbria www.libreumbria.it [email protected] LibreUmbria Migrazione dell'Umbria a LibreOffice
Pfeifer, Paolo Dongilli Ripartizione Informatica Provincia Autonoma di Bolzano Migrare a LibreOffice si può, si deve fare! LibreOffice Conference 2013 Milano, 23 settembre 2013 LibreOffice nella Provincia Autonoma di Bolzano
inizi •2003: il Consorzio dei Comuni dell'Alto Adige aveva già installato il papà di LibreOffice sulle proprie postazioni •2004: Piano d'azione per lo sviluppo della società dell'informazione in Alto Adige eSüdtirol 2004-2008 •2004: tutte le 7.500 postazioni della Provincia Autonoma di Bolzano installano il papà di LibreOffice •2005: tutti i 3.300 PC delle scuole in lingua italiana di ogni ordine e grado, utilizzano esclusivamente Software Libero per la didattica (progetto FUSS)
formato ODF … e i suoi nemici •Riconosciuto tra i formati di interscambio nelle pubbliche amministrazioni in Alto Adige. •In molti ambiti non utilizzato attivamente per la presenza sui PC del SUN ODF Plugin.
motivazioni per migrare (1/2) •Questioni etiche? No. •L'Art. 68 del CAD? No. •Riduzione spese correnti fuori scala dovute all'acquisto di prodotti proprietari? No. •… a favore di investimenti nel mercato locale? No. •La condivisione di un formato APERTO come l'Open Document Format valido per tutte le PA? No. •…
motivazioni per migrare (2/2) •Ispirarsi ad esempi locali? No. •2012: il Consorzio dei Comuni dell'Alto Adige ha migrato a LibreOffice 4.200 postazioni •2012: Migrazione a LibreOffice di 2.500 postazioni di lavoro nel Comprensorio sanitario di Bolzano? •2005: tutti i 3.300 PC delle scuole in lingua italiana di ogni ordine e grado, utilizzano esclusivamente Software Libero per la didattica (progetto FUSS)
•proteste da parte di tutte le associazioni sindacali e dei dipendenti •apertura finestra di dialogo e richiesta alle associazioni sindacali di determinare fonti di risparmio alternative •Area Informatica: creazione di un Tavolo Tecnico per il Software Libero
risultato del tavolo tecnico •Stesura di un documento condiviso che ha portato alle seguenti decisioni (Aprile 2013) (1) adozione di ODF come formato di scambio tra le PA altoatesine (2) migrazione graduale di tutte le PA a LibreOffice entro 3 anni (3) definizione di un programma entro giugno 2013
programma Programma di creazione di competenze condivise tra Provincia, Sanità e Comuni con il coinvolgimento del mercato locale attraverso la migrazione a LibreOffice
side-effect •Creazione di un servizio per la generazione di documenti ODF da template (con lo stesso effetto generato dall'introduzione del componente WollMux a Monaco di Baviera)
principale del programma? •Costituzione di un Centro di Competenza LibreOffice nella PA sudtirolese •punto di riferimento per tutte le questioni inerenti all'utilizzo, all'estensione e alla gestione di LibreOffice in primis presso la Provincia Autonoma di Bolzano, il Consorzio dei Comuni e l'Azienda Sanitaria della Provincia Autonoma di Bolzano. •faciliterà la collaborazione tra gli enti coinvolti nel programma e fungerà da punto di contatto con le aziende locali coinvolte.
contenuti della della Delibera •FLOSS - Free Libre Open Source Software •Contenimento della spesa pubblica •Mantenimento della capacità di risposta della struttura informatica •Tutela della concorrenza •Interoperabilità •Corrispondenza al quadro normativo nazionale
progetto – L'ambito •10 aree omogenee – settori (Risorse umane, Ambiente, Urbanistica, ….) •12 sedi operative •450 stazioni di lavoro tutte dotate di Windows XP Professional SP3 e Microsoft Office 2003 Professional. •22 server di cui 10 dotati di Windows 2008 R2 e 12 con Linux CentOS. •4 software intersettoriali (Protocollo, Atti amministrativi, Gestionale finanziario, gestione presenze) •6 applicativi specifici di settore
progetto – Gli obiettivi immediati •2 progetti paralleli da realizzare entro il 31.03.2014 •Migrazione di tutte le 450 stazioni di lavoro a LibreOffice 4.x •Messa in produzione di stazioni di lavoro dotate di Linux per le figure lavorative le cui mansioni non necessitano di specificità tecniche •Risparmi previsti 150.000€
progetto – Lo stato dell'arte •230/450 stazioni di lavoro aggiornate •6/10 aree organizzative/settori già in produzione •E' stato realizzato un prototipo ma si sta cercando un sistema per la gestione del desktop
progetto – La fase preliminare •I documenti regressi sono leggibili? •Oggetti OLE •Ms Query •Macro •Stampa unione •Alcune funzioni avanzate del foglio di calcolo •Access
progetto – La fase preliminare Pro Contro Soluzioni Funzioni avanzate Sono file prettamente ad uso individuale Esistono strumenti alternativi in LO L'utente ha un grado di conoscenze tecniche medio/alto e quindi pronto al cambiamento Difficili da catalogare Possono essere utilizzati in gruppi di lavoro Conversione con strumenti LO. Migrazione con altri strumenti Access Facilmente catalogabili Non esiste alternativa in LO. Complessi Accesso multiplo Erogazione in terminal server Migrazione a medio termine
progetto – La fase preliminare •L'integrazione con gli altri software •software intersettoriale (analisi e individuazione della soluzione) •software settoriale (analisi e individuazione della soluzione) •Software individuali (intervento al bisogno)
progetto – La fase di test •Un intero settore (dirigente motivato, figure anche con conoscenze tecniche medio alte) •Rimozione della suite Ms Office •Messa a punto delle procedure di integrazione con gli applicativi •Valutazione dell'impatto sugli utenti (mancanza formativa) •Formazione delle figure interne per le funzionalità avanzate
progetto – La fase attuativa •Un settore alla volta (priorità logistica e personale tecnico) •Incontro formativo/conoscitivo •Rimozione della suite Ms Office •Formato iniziale di default doc e xls sino al 50% delle utenze •Gestione delle eccezioni •Conversione •Migrazione •Erogazione in terminal server
•Non è semplicemente una scelta tecnica ma: •Amministratori e dirigenti motivati •Chiarezza sulle scelte •Motivazione del personale (le ricadute della scelta impatta completamente il loro operato) •Volontà di rivedere alcuni processi produttivi Altrimenti …...... Piove? Colpa di LibreOffice.
•Ente territoriale: 15 sedi; >500 stazioni di lavoro. •Forte interesse per Software libero dal 1997 nel settore S.I. (nella parte server, ma anche nella parte client) •Approccio a StarOffice e poi a OpenOffice.org dal 2002.
Tecnici e soluzioni •Software sviluppato front-end Microsoft Access. (anche proveniente da altre amministrazioni). •Applicativi C/S che producono documenti in RTF / doc •Documenti prodotti da altre amministrazioni e utenti in formato proprietario. •Progressivo abbandono del front-end Microsoft Access per applicativi web e web 2.0 •Nuovi applicativi web e produzione di documenti in formato odt, pdf, p7m.
a Open/Libreoffice •Sensibilizzazione della Dirigenza e della parte politica •Libre(Open)Office Team (grande impegno da parte dei colleghi del CED) •Formazione degli utenti • Corsi ad hoc (realizzando esigenze dell'utenza). • Corsi ripetuti più volte (repetita iuvant). • Corsi differenziati per applicativo e livello. •Anno 2007 – 12 sessioni “generiche” di 2 giornate . •Anno 2011-2012 – 26 sessioni “specifiche”. •Assistenza fulltime: e-mail dedicata, sito interno, telefono
di Migrazione • Obiettivo: sostituzione del software proprietario utilizzato nell'attività di ufficio con LibreOffice – sostenuto dalla Direzione Generale • Selezione di 50 persone che utilizzeranno esclusivamente LibreOffice per la loro attività lavorativa con queste linee guida: • tutti i nuovi documenti, anche quelli da condividere, verranno creati con LibreOffice, quindi chi li dovrà aprire e modificare lo farà con LibreOffice, in quanto si trova installato su tutti i computer dell'Ente. • tutti i propri documenti non condivisi verranno aperti con LibreOffice e salvati nel formato di LibreOffice, in modo da testare la compatibilità con i software proprietari; tutti i documenti condivisi da altri verranno aperti con LibreOffice e salvati nel formato nativo. • tutti i documenti da condividere che non devono essere modificati verranno creati con LibreOffice e poi condivisi in formato PDF.
futuro •LibreOffice e la trasparenza, LibreOffice e la firma digitale. LibreOffice e l'output degli applicativi. •Cosa ci serve da LibreOffice ? (Base!)
FINO AL 2002 SU TUTTE LE MACCHINE ALL'INTERNO DELLA CISL DI BERGAMO ERA INSTALLATO SOLO MICROSOFT OFFICE NON SEMPRE NELLA VERSIONE ORIGINALE • SI DECISE IN UNA PRIMA FASE, IN ACCORDO FRA LA SEGRETERIA CISL E GLI INFORMATICI ALL'INTERNO DELLA CISL DI BERGAMO, DI INSTALLARE SULLE MACCHINE DEGLI OPERATORI DEL CAF-CISL OPEN OFFICE PERCHÈ NON AVENDO IL PACCHETTO OFFICE NON AVEVANO LA POSSIBILITÀ DI APRIRE I DOCUMENTI, INIZIANDO NEL CONTEMPO AD INSTALLARE OPEN OFFICE INSIEME A MS OFFICE SULLE MACCHINE DEI SINDACALISTI CISL • LE MACCHINE DEL PATRONATO INAS A TUTT'OGGI CONTINUANO AD USARE OFFICE • L'UFFICIO VERTENZE DELLA CISL DI BERGAMO GRAZIE AL PROGRAMMA GIV (GESTIONE VERTENZE) UTILIZZA OPEN OFFICE
SI ERA RESI CONTO DEL COSTO SEMPRE PIÙ ECCESSIVO DELLE LICENZE DI MICROSOFT CONNESSO AL RISCHIO DI INSTALLARE COPIE SENZA LICENZA •PER CUI QUELLA CHE INIZIALMENTE FU DETTATA COME SCELTA TECNICA E DI ONESTÀ, VENNE ASSUNTA COME SCELTA POLITICA •OVVERO: OGNI CENTESIMO DI EURO CHE ENTRA NELLE CASSE DEL SINDACATO APPARTIENE AI NOSTRI ASSOCIATI, AI QUALI ABBIAMO IL DOVERE DI FARE SAPERE COME VENGONO UTILIZZATE LE QUOTE ASSOCIATIVE
A OGGI LA SITUAZIONE ALL'INTERNO DELLA CISL-BERGAMO È LA SEGUENTE: • TOTALE PC IN CISL BERGAMO 340 • TOTALE MACCHINE SU CUI È INSTALATO LIBREOFFICE SIA PARTE POLITICA CHE SERVIZI 297 • TOTALE MACCHINE SU CUI È INSTALLO MINT/UBUNTU 19 • IN FIBA CISL BERGAMO QUATTRO MACCHINE HANNO INSTALLATO UBUNTU E DUE WINDOWS • SI PUÒ PARLARE E AFFERMARE DI AVERE OTTENUTO UN BUON RISULTATO! • LA STRADA È ANCORA LUNGA MA GUARDIAMO AVANTI CON OTTIMISMO E VOGLIA DI MIGLIORARE SEMPRE DI PIÙ
CONTINUO E PROFICUO FRA STAFF INFORMATICO CISL BERGAMO E SEGRETERIA CISL BERGAMO •COLLABORAZIONE ASSIDUA E COSTANTE DEGLI INFORMATICI RIVOLTA A TUTTE LE PERSONE CHE OPERANO IN CISL A BERGAMO E CHE RISCONTRONO DIFFICOLTÀ NELL'UTILIZZO DI LIBREOFFICE •AGGIORNAMENTI DELLE VARIE VERSIONE DI LIBREOFFICE CON UN OCCHIO DI RIGUARDO ALLA STABILITÀ
SICURAMENTE QUELLO CHE MANCA OGGI ALLA CISL DI BERGAMO È UN PIANO STRUTTURATO, COSTANTE E CONTINUO DI FORMAZIONE PER LIBREOFFICE, SENZA LA QUALE SI RISCHIA DI PROCEDE A RILENTO O DI VANIFICARE GLI SFORZI FINO A QUI FATTI • UN PRIMO CONTATTO FRA ITALO VIGNOLI CON LA CISL BERGAMO E LA CISL LOMBARDIA C'È STATO, SI TRATTA DI OTTIMIZZARLO PORTANDOLO A UNA PROFICUA E COSTANTE COLLABORAZIONE