per il Governo proseguire e accelerare la trasformazione digitale di specifici servizi pubblici mediante: • il completamento dello sviluppo e la diffusione della piattaforma io.italia.it così da permettere al cittadino di comunicare in digitale con tutta la Pubblica Amministrazione, ricevere atti e notifiche delle scadenze, effettuare e ricevere pagamenti. L’adozione a scala richiederà investimenti di risorse su campagne di promozione tradizionali e digitali, anche innovative (es. accordi di pre-installazione con gli operatori telefonici). L’installazione sugli smartphone e tablet dei cittadini potrà agire da volano per una fruizione agevole dei servizi da un unico punto di ingresso (che in prospettiva potrà essere ulteriormente facilitata da “agenti di navigazione” basati su AI). • l’introduzione di laboratori di user research, metriche e KPI per misurare l’efficienza e l’efficacia dei servizi pubblici digitali, tra cui ad esempio la frequenza di utilizzo e facilità d’uso (la frequenza di utilizzo del FSE, ...), la percentuale di persone che completano con successo il percorso specifico (il pagamento di una multa, l’iscrizione del proprio figlio a scuola, ...), la soddisfazione degli utenti nell’uso del servizio, il costo sostenuto dallo stato per singola transazione, la percentuale di cittadini che sceglie il servizio digitale rispetto all’equivalente analogico. • l’istituzione di una struttura di design dedicata alla prioritizzazione e al miglioramento continuo dei servizi e dei processi delle pubbliche amministrazioni, e l’attuazione di programmi di digitalizzazione organizzati sulla falsariga dei servizi flagship su cui ci si è già attivati. avviare l’utilizzo, in consultazione con l’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali, della Piattaforma Digitale Nazionale Dati a supporto delle decisioni dei policy maker e delle pubbliche amministrazioni attraverso la selezione di aree di applicazione di elevato impatto quali ad es. mobilità, consumo energetico, formazione scolastica, mercato del lavoro, lotta all’evasione fiscale, sanità. Raccomandazioni per il Governo La Trasformazione Digitale della Pubblica Amministrazione in Italia è partita numerosi anni dopo la maggior parte dei paesi europei. A maggior ragione, questo processo di trasformazione di lungo periodo deve avvenire con una forte governance politica e con competenze tecnologiche, di disegno dei servizi (il cittadino al centro) e di gestione di processi. Ora che abbiamo una chiara strategia espressa dal Piano Triennale, il Presidente del Consiglio deve di fatto guidare la Trasformazione Digitale che prima di tutto è una trasformazione politica, culturale e di processo. It’s day one - siamo solo al giorno 1! In base all’esperienza accumulata nei 24 mesi di attività suggeriamo i seguenti interventi. AGGIORNAMENTO DELLA STRATEGIA DEL PIANO TRIENNALE E CONTINUAZIONE DELLE FASI DI ESECUZIONE Proseguire il percorso tracciato nel 2017 dal Piano Triennale per la Trasformazione Digitale, intensificando e completando la realizzazione dei componenti del “sistema operativo” mediante: • la diffusione a scala dei programmi già avviati - ANPR, pagoPA, SPID, CIE; • la migrazione dei data center al Cloud della PA e ad un numero ristretto di data center nazionali - Poli Strategici Nazionali - identificati e messi in uso; • lo sviluppo di un modello di interoperabilità basato su API per far comunicare i sistemi tra loro; • la creazione di una strategia nazionale di valorizzazione dei dati e lo sviluppo continuo della Piattaforma Digitale Nazionale Dati, concludendo la fase sperimentale. adottare su larga scala gli strumenti per sviluppo, design, collaborazione e condivisione Developers Italia e Designers Italia, Docs Italia, Forum Italia e la Piattaforma Digitale Nazionale Dati, per garantire open government, open software, open data; ➔ ➔ ➔ ➔